IL MONITORAGGIO DEGLI ODORI

Con l’ultimo aggiornamento del TUA (Testo Unico Ambientale) ad agosto 2020, si  è affrontato in modo deciso il problema delle emissioni odorigene.

Tutte le emissioni in atmosfera di effluenti gassosi, infatti, siano esse convogliate in camini o emesse in forma diffusa, possono essere la causa di odori molesti.

La presenza di odori molesti in una certa area, inficia in modo determinante la qualità della vita dei residenti, dal momento che può comprometterne la salute. Per questa ragione, il legislatore è intervenuto per limitare al massimo il disagio per la popolazione.

Le prescrizioni riferite alla necessità di limitare gli odori sono contenute nelle autorizzazioni ambientali, e i titolari di tali autorizzazioni sono tenuti a rispettarle in modo rigoroso.

Sea Consulenze e Servizi e la Capogruppo Ecoopera garantiscono, ognuna per la sua parte, la consulenza e l'analisi di laboratorio necessarie per affrontare al meglio questa tematica.

L’olfattometria è relativamente recente e complessa, dal momento che l’odore non è quasi mai ascrivibile ad una singola molecola rilevabile strumentalmente, ma è il prodotto dell’interazione di numerose sostanze con i recettori sensoriali. Conseguentemente, la rilevazione dell’impronta olfattiva richiede metodiche e competenze specifiche.

Anche se la scienza della misurazione delle esalazioni è recente, già il codice civile e il codice penale avevano posto l’accento su due aspetti correlati a questo potenziale disagio:

• il concetto di normale tollerabilità;
• il getto di sostanze pericolose.

I contenziosi legati ad esalazioni maleodoranti sono numerosi. E la giurisprudenza, soprattutto in anni recenti, è ampia e univoca ed è sempre a favore della garanzia della salute, in ossequio al principio di precauzione.  

Il Gruppo Ecoopera, grazie alla comprovata esperienza dei propri tecnici e grazie alle strumentazioni in uso al laboratorio interno, è in grado di applicare lo standard internazionale per la misurazione codificato dalla Norma tecnica UNI EN 13725:2004, ed è in grado di determinare le concentrazioni di odori in Unità Odorimetriche per Metro Cubo (ou_E/m³).

E’ possibile prelevare campioni da:

• flussi aeriformi convogliati (esempio: condotti di adduzione e camini di espulsione effluenti);
• flussi aeriformi da sorgente estesa con flusso proprio (esempio: biofiltri);
• flussi aeriformi da superfici estese a ventilazione naturale, tramite metodi che prevedono l’isolamento e la ventilazione artificiale della superficie emissiva;
• aria ambiente, aria da locali di lavorazione;
• sfiati da sorgenti fuggitive con portata volumetrica non misurabile.

Le analisi sono indispensabili non solo per il controllo degli odori per il rispetto delle prescrizioni in autorizzazione, ma anche per la valutazione dell’efficienza dei presidi ambientali di abbattimento degli odori. In questo modo le aziende possono ottimizzare il rapporto costi benefici per la riduzione degli impatti ambientali negativi.

Al fine di completare il quadro conoscitivo, è possibile prevedere lo studio della diffusione delle emissioni utilizzando specifici software di modellazione.