La Norma CEI 11-27 disciplina le operazioni e le attività di lavoro sugli impianti elettrici effettuati a qualsiasi livello di tensione. In particolare, con la V edizione del settembre 2021, “fornisce le prescrizioni di sicurezza per attività̀ sugli impianti elettrici, ad essi connesse e vicino ad essi”, prescrizioni che “si applicano alle procedure di esercizio, di lavoro e di manutenzione” (Art. 1 “Campo di applicazione”).
CATEGORIE DI LAVORO
Tra le definizioni descritte dalla Norma interessa maggiormente mettere in evidenza le differenze tra tre categorie chiave del lavoro elettrico, alle quali, vedremo, corrispondono altrettante specifiche figure professionali:
– Lavoro SOTTO TENSIONE: Lavoro elettrico eseguito su quadri, apparecchiature, o comunque parti attive di impianti elettrici che sono sotto tensione (ovvero collegate, attive e nel loro normale funzionamento),
– Lavoro FUORI TENSIONE: Lavoro elettrico eseguito su quadri, apparecchiature o parti di impianti elettrici normalmente in funzione a cui viene tolta tensione per l’esecuzione del lavoro,
– Lavoro IN PROSSIMITÀ: Lavoro elettrico eseguito entro una certa distanza dalle parti attive di una qualsiasi apparecchiatura elettrica in condizioni di normale funzionamento e quindi in tensione.
Bene chiarire subito che, contrariamente a quanti ci si possa aspettare, la realizzazione di un nuovo impianto elettrico NON È UN LAVORO ELETTRICO, ma bensì un lavoro assimilabile all’EDILE.
FIGURE PROFESSIONALI ABILITATE AD OPERARE
P.ES. (Persona ESperta): Una PES è una persona con conoscenze tecniche teoriche e con un’esperienza tali da permetterle di analizzare i rischi derivanti dall’elettricità e a svolgere i lavori elettrici in piena sicurezza. Una PES può svolgere lavori elettrici FUORI TENSIONE e IN PROSSIMITÀ;
– P.AV. (Persona AVvertita): Una PAV è una persona che è a conoscenza dei rischi derivanti dall’elettricità ed è in grado di svolgere i lavori elettrici in piena sicurezza. Di norma una PAV viene istruita da una PES o da una persona che comunque possiede le giuste conoscenze tecniche;
– PE.I. (PErsona Idonea): Una PEI è una persona in possesso dei requisiti per poter svolgere tutti i tipi di lavori elettrici, compresi quelli SOTTO TENSIONE.
L’attribuzione di un lavoratore dipendente o autonomo ad una di queste classificazioni, identifica le Sue caratteristiche e abilità nell’operare in sicurezza di fronte a differenti situazioni di lavoro e rischio elettrico. In generale possiamo dire che l’esperienza, la qualificazione professionale pregressa e scolastica, sono fattori che già consentono di identificare queste figure.
A questo punto è bene ricordare che la sicurezza di un impianto elettrico dipende soprattutto dal rispetto delle norme sia per quanto riguarda la struttura degli impianti, sia per quanto riguarda i singoli componenti impiegati. La maggior parte degli incidenti sono imputabili alla inosservanza delle norme; soprattutto negli ambienti di lavoro è stata rilevata la seguente suddivisione degli infortuni elettrici:
- 50% causati da errore umano con prevalenza su lavori effettuati sotto tensione o ritenuti erroneamente fuori tensione;
- 35% causati dal mancato rispetto delle norme;
- 10% causati da prese eccessivamente sovraccaricate con prese multiple e adattatori vari;
- 5% causati da apparecchiature non conformi alle norme.
(Fonte: https://www.testo-unico-sicurezza.com/pes-pav-pei.html)
Con l’entrata in vigore del Testo Unico sulla sicurezza, D.Lgs. 81/2008 (e successivo D.Lgs. 106/2008), diviene obbligatorio (art. 82), nel caso di lavori elettrici in tensione, riconoscere l’idoneità dei lavoratori secondo le indicazioni della pertinente normativa tecnica. Nel caso specifico la normativa di riferimento è la norma CEI 11-27, come ha definitivamente chiarito l’Interpello N. 3/2012 del 15/11/2012 - Requisiti del personale destinato ad eseguire lavori sotto tensione.
QUALIFICHE E OBBLIGO FORMATIVO
Possiamo, a grandi linee, stabilire che un operatore professionale è un PES se può gestire in totale autonomia determinati lavori elettrici. Viene indentificato invece come PAV se il lavoratore deve essere supervisionato o sorvegliato da un PES. Infine, chi possiede le caratteristiche professionali e le competenze PEI, è autorizzato a lavorare anche sotto tensione a contatto.
In particolare:
Nell’ambito delle qualifiche PAV PES e PEI assegnate in base alla norma CEI 11-27 la condizione di Persona Avvertita (PAV) costituisce il livello inferiore. La qualifica PAV è in effetti autorizzata ad eseguire lavori elettrici sotto tensione, fuori tensione ed in prossimità di parti elettriche pericolose (parti attive come definite dalla CEI 11-27) ma sempre sotto la supervisione o la sorveglianza di una PES (Persona Esperta).
In particolare la PAV a livello formativo deve aver acquisito quanto segue:
Per l'attribuzione della qualifica PAV la normativa prevede:
La Persona Esperta (PES) è una persona con adeguato percorso formativo basato sulla norma CEI 11-27 e con maturata esperienza nei lavori elettrici. La Persona Esperta è autorizzata ad eseguire specifici interventi elettrici sotto tensione, fuori tensione ed in prossimità di parti elettriche pericolose in totale autonomia e con la capacità di supervisionare e coordinare PAV o altre PES.
In particolare la PES ai sensi della CEI 11-27 ha acquisito quanto segue:
Per l'attribuzione della qualifica PES la normativa prevede un percorso formativo teorico-pratico di almeno 14 ore, conformemente ai livelli 1A + 2A della norma CEI 11-27
La qualifica PEI CEI-11-27 individua la Persona Idonea (PEI) per l'esecuzione di lavori elettrici sotto tensione a contatto fino a 1000 Volt in corrente alternata e 1500 V in CC. La PEI (Persona Idonea) è quindi una PES oppure una PAV che è anche autorizzata ad eseguire specifici lavori elettrici sotto tensione fino a 1000 Volt in Corrente Alternata o 1500 VCC nel rispetto della norma CEI 11-27.
(Fonte: Studio Miorelli)
Spesso la formazione viene offerta in corsi completi capaci di coprire l’intero percorso formativo PES-PAV-PEI, per una durata totale di 16 ore. L’aggiornamento, divenuto obbligatorio con la nuova edizione della Norma tecnica, è di minimo 4 ore ogni 5 anni. SEA ha ritenuto di portare la durata minima del retraining ad almeno 6 ore per irrobustire conoscenze e prassi, correggere errori, aggiornare gli operatori sulle possibili novità tecniche emerse dall’ultima formazione ricevuta.
Su richiesta SEA C.S. può erogare corsi esclusivamente PES PAV, da 16 ore; e trattare particolari aspetti, come la formazione nella manutenzione di veicoli a trazione elettrica con percorsi indicativamente della durata di 14 ore